A causa delle particolarità che caratterizzano l’inverno quali la limitata disponibilità di luce e le basse temperature durante i quali il prato ha consumato gran parte delle riserve nutritive che aveva incamerato prima del rallentamento vegetativo, ora occorre fornire il giusto nutrimento per stimolare la ripresa vegetativa.
Cosa significa ripresa vegetativa?
Con l’innalzamento delle temperature e l’aumentare delle ore del giorno, il prato riattiva tutti i suoi processi vegetativi pertanto ci è possibile intervenire e preparare il tappeto erboso per fargli riacquistare un aspetto impeccabile.
Il manto erboso quasi sicuramente presenta residui vegetali, seccume da malattia fungina come il Microdochium (marciume rosa), steli secchi o segni di attività di animali. Dove gela ripetutamente, il tappeto erboso imbrunisce a causa del fogliame necrotico e dei danni localizzati nella parte delle superiore delle foglie. Disseccamenti parziali sono molto probabili anche in assenza di gelo.
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Scarificazione del tappeto erboso
Il materiale vegetale morto va immediatamente rimosso poiché ostacola l’illuminazione apportata ai nuovi steli. Si può intervenire con rastrellature manuali o meccaniche rimuovere il materiale più vecchio. Alla scarifica si consiglia di eseguire un taglio che rimuova le punte imbrunite delle foglie. L’aspetto risulterà immediatamente più sano. L’azione combinata di queste operazioni meccaniche stimola le piante alla produzione di nuovi fusti ed alla propagazione vegetativa.
Taglio del prato
Non aspettare l’ultimo momento per fare manutenzione al tosaerba o robot: i tessuti giovani della primavera sono quelli che giovano maggiormente di una buona qualità di taglio. Come accennato in precedenza, si consiglia di mantenere un taglio medio (altezza circa 4,5cm) affinché venga rimossa la parte superficiale di ciascuna foglia dando così più illuminazione ai germogli.
Semina primaverile del tappeto erboso
Il periodo migliore per le semine è l’autunno tuttavia, durante una finestra temporale limitata, la primavera dà la possibilità di eseguire alcune di operazioni di rigenerazione in particolare per riparazioni localizzate o infoltimenti specie in zone con scarsa illuminazione come a Nord. Se si decide di applicare del seme, consigliamo di coprirlo con sabbiature o terricci sabbiosi.
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La nutrizione del prato
In questo periodo dell’anno, il vostro tappeto erboso necessita di una nutrizione che stimoli efficacemente la crescita e che spinga il tappeto erboso in funzione della disponibilità di luce e acqua. Andrebbe utilizzato un concime granulare a forma azotata che dia un pronto effetto oppure, se la scelta è quella di assecondare l’andamento climatico con una disponibilità di nutrienti che segua il crescere della temperatura, saranno più proficuamente utilizzabili prodotti a base di elementi a lenta cessione. Gli elementi nutritivi sono rilasciati tanto maggiormente quanto più elevata sarà la temperatura.
Quando effettuare la prima concimazione primaverile?
Non è facile indicare una data precisa. In Italia le condizioni climatiche sono molto diverse da Nord a Sud. La regola da seguire è “prima possibile” dopo il freddo, per sfruttare al massimo il miglioramento climatico in atto. A titolo di esempio, questo periodo potrebbe essere ad inizio-metà Marzo nel Nord Italia e a metà Febbraio nel Centro-Sud.
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